L'assenza della politica

l paese è fermo, i segnali di ripresa ancora molto timidi e incerti. In compenso le disuguaglianze sono in aumento: tra ricchi e poveri, tra giovani e anziani, tra chi ha più figli e chi non ne ha, tra territori. L'Italia si colloca così tra i paesi più diseguali all'interno dell'Unione Europea. Non solo, si consolida il fenomeno della povertà nonostante il lavoro, specie su base famigliare.
di Chiara Saraceno
su Repubblica del 7 dicembre 2016

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Le disuguaglianze si battono con politiche dei redditi europee

Nei paesi avanzati, la disuguaglianza ha raggiunto livelli che possiamo definire immorali. Nel 2015, secondo l’ultimo Rapporto della Banca Mondiale, 62 persone disponevano della stessa ricchezza di 3,6 miliardi di persone, cioè la parte più povera del mondo.
di Antimo Verde
su Nuovilavori.it del 7 dicembre 2016

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1.300.000 bambini poveri non studiano: che fare?

Ancora non sufficienti per impatto complessivo, ma alcuni sviluppi nell’interesse relativo alla povertà educativa in Italia si stanno producendo. Gli approfondimenti e le proposte sono sempre di più all’ordine del giorno. Trascinate dalla riflessione sullo stato di persistente crisi economica ed occupazionale e dall’ampliamento del fenomeno delle povertà, non ancora contrastate in modo efficace.
di Mario Conclave
su Nuovilavori.it del 7 dicembre 2016

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Istat, famiglie con figli sempre più a rischio povertà

Il tasso è stabile al 28,7%, ma con fortissime disuguaglianze tra Nord, Centro e Sud, dove raggiunge il 46,4%. Inoltre la percentuale corrisponde a 17 milioni 469 mila persone in condizioni di esclusione sociale, ben oltre il parametro di 12 milioni 882 mila stabilito da Europa 2020.
di Rosaria Amato
su Repubblica del 6 dicembre 2016

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